In conseguenza delle originarie disposizioni normative di settore (Legge 05.01.1994 n°36 e Legge Regione Umbria 05.12.1997 n°43) ispirate a principi di razionalizzazione, di integrazione e unitarietà, il Servizio Idrico Integrato (cd. S.I.I., ossia l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione di acque reflue) è stato riorganizzato sulla base di Ambiti Territoriali Ottimali, sinteticamente detti A.T.O.; nella Regione Umbria inizialmente ne sono stati individuati 3. Ai Comuni e alle Province ricompresi in ciascun Ambito Territoriale Ottimale, la norma ha attribuito il compito, oltre che di organizzare il Servizio Idrico Integrato, anche di costituire le Autorità di Ambito, soggetti dotati di personalità giuridica pubblica in forma consortile con funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione del servizio.
In questi ambiti territoriali, sino al 2002, il servizio era gestito in maniera disaggregata o mediante società a partecipazione pubblico-privato (C.ES.A.P. S.p.A., C.O.N.A.P. S.p.A, S.I.A. S.p.A., S.O.G.E.P.U. S.p.A., T.S.A. S.p.A.) o direttamente dai Comuni.
L’Autorità di Ambito n°1, tenuta per legge ad individuare forme giuridiche e modalità per la gestione unitaria del servizio, ha previsto, a tal fine, un percorso per fasi successive; in una prima fase, la riarticolazione e l’aggregazione delle società preesistenti per valorizzarne il patrimonio e l’esperienza maturata; in una fase successiva, la costituzione di una società pubblico-privata con vincolo di partecipazione da parte degli enti pubblici in misura non inferiore al 51%.
Il 14 dicembre 2002, per effetto di questi processi di aggregazione dei gestori già esistenti nel territorio, è nata Umbra Acque S.p.A., e dal 01 gennaio 2003 è stata chiamata dall’Autorità di Ambito n°1 a gestire il Servizio Idrico integrato nei 38 Comuni ricadenti nell’allora A.T.O. Umbria n°1. Nel dicembre 2008, in luogo dei precedenti tre A.T.O. è stata prevista la costituzione di quattro A.T.I. (Ambiti Territoriali Integrati); quelli in cui ha operato Umbra Acque S.p.A. sono stati l’A.T.I. n° 1 e n° 2, corrispondenti al territorio del precedente A.T.O. Umbria n. 1. L’ A.T.I. n° 1 comprendeva 14 comuni: Città di Castello, Citerna, Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Scheggia-Pascelupo, Sigillo, Umbertide; l’A.T.I. n° 2 comprendeva 24 Comuni: Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Collazzone, Corciano, Deruta, Fratta Todina, Torgiano, Tuoro sul Trasimeno, Magione, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Paciano, Panicale, Passignano Sul Trasimeno, Perugia, Piegaro, San Venanzo, Todi e Valfabbrica.
A seguito della riforma endoregionale introdotta dalla L.R. 17/05/2013 n. 11, a decorrere dal 01/04/2017 i quattro A.T.I. sono stati soppressi e sono state conferite tutte le funzioni in materia di risorse idriche e rifiuti ad un unico soggetto, l’AURI (Autorità Umbra per i Rifiuti e le Risorse Idriche), cui partecipano tutti i Comuni della Regione Umbria. Ad oggi Umbra Acque S.p.A., in qualità di Gestore del Servizio Idrico Integrato, svolge la sua attività gestionale nei Sub Ambiti 1 e 2 dell’Umbria il cui territorio corrisponde a quello dei soppressi A.T.I n° 1 e n° 2.
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